mercoledì 28 gennaio 2015

AGNELLO MARINATO AL LIMONE DEL GIARDINO DI CLAUDIA

... che però non sono io!
ma la mia omonima vicina di casa!!
Per iniziare ad onorare questi fantastici limoni che vengono dalla Calabria ha lentamente preso corpo un piatto di carne con un unico chiaro filo conduttore: far scoppiare questa bomba di colore, sapore e purezza! Dire biologico non rende l'idea ... questo è un LIMONE!


Ho una certa predilezione per gli abbinamenti carne-frutta. Qui, secondo me, ci stava proprio bene un agnello, che in una marinatura acida trova sempre la sua esaltazione. Per cui, via dal macellaio ...


Questo cosciotto, una volta pulito, vi rende più o meno quanto segue


Gli ingredienti, oltre alla carne, presto detti: salvia, alloro, rosmarino, cipollotto, scorza e succo di limone per la marinatura e per la salsa ... Poi io avevo sottomano qualche foglia di rughetta e degli champignon cotti, che hanno certamente aiutato, ma la logica è che se avete qualche verdura da riciclare ... è ok ... pensate, per esempio, a dei carciofi ... e vabbè, lo so anche io che carciofo e agnello non si batte ...


cipollotto di Tropea, anch'esso per la marinatura e per la salsa ...


Ma andiamo per gradi. Lo abbiamo detto più volte ma abbondiamo: per marinare non serve un enorme quantità di liquido di marinatura; se usiamo un sacchetto di plastica possiamo marinare una bella quantità di carne con poco liquido, perchè il sacchetto farà aderire benissimo il liquido alla carne. Quindi, mettiamo nel sacchetto la carne, un pò di succo di limone, un pò di scorza tagliata a listarelle, mezzo cipollotto, salvia, alloro, rosmarino e poco olio. Chiudiamo bene il sacchetto e lasciamo marinare per appena mezz'ora (l'agnello giovane è tenero e delicato, se fosse pecora, per intenderci, dovremmo darci ben più da fare).


Tiriamo fuori la carne e tagliamola a piccoli medaglioni alti circa un centimetro e mezzo


Sciogliamo in una padella del burro e facciamo stufare il cipollotto con un pò di succo di limone e altre listarelle di scorza. Tagliamo una pera matura e aggiungiamola in padella. In circa 10 minuti la consistenza della salsa sarà densa e abbastanza cremosa. Regoliamo di sale e aggiungiamo un pò di pepe. Siamo quasi pronti.


Cuociamo i medaglioni di carne su una piastra o in padella, con aggiunta minima di olio. Regoliamo la carne di sale e il gioco è fatto. Passiamo a comporre il piatto con un cucchiaio di salsa di pere e limone sul fondo



Due foglie di rughetta sempre sul fondo, poi, a salire, agnello, frutta, agnello, champignon, agnello ... siete i re, decidete voi!


A composizione finita, guarnite con rondelle di cipollotto, scorze di limone, un filo di olio e.v. e pepe.



... che dire ...?
GRAZIE CLAUDIA!

martedì 6 gennaio 2015

STRUNCATURA AI FUNGHI PORCINI


BEN RITROVATI!

Oggi parliamo di struncatura, che è una pasta di semola integrale che risale addirittura al XVII secolo, originaria della Piana di Gioia Tauro, che con il tempo è diventata patrimonio culturale di alcuni paesi di Aspromonte. Tradizionalmente prediletta dalla fascia più indigente della popolazione, la sua consistenza ruvida e decisa la rende la pasta più indicata per condimenti molto saporiti.
E noi ci abbiamo provato!
Vi sembra abbastanza deciso il connubio fungoporcino+castagna+salsiccia??

Il risultato ha convinto sia me che gli ospiti, per cui senza timore ve la propongo. Va detto che i funghi in questione erano realmente di buona qualità, tali da nobilitare anche la più anonima pasta industriale ... ma non era il nostro caso, quindi il risultato è stato eccellente!
Ma andiamo per gradi.
Spazzoliamo delicatamente i funghi porcini 
e tagliamoli a fettine
In precedenza avremo lessato dei marroni e li avremo spezzati grossolanamente con le mani
Spelliamo le salsicce e scottiamole in padella ... in un attimo sono pronte e ben caramellate.
Cuociamo i funghi in padella con uno spicchio di aglio e un trito di erbe (potendo scegliere andrei sul timo, altrimenti il prezzemolo va benissimo, ma anche mix di erbe diverse - salvia, rosmarino - ci si sposa bene).
Questo è l'aspetto della struncatura da cruda. Pensate che anticamente era prodotta con gli avanzi della macinazione del grano che si raccoglievano per terra e, essendo un cibo decisamente povero, veniva venduta sfusa, avvolta nella carta paglia
Facciamo amalgamare gli ingredienti della salsa, ormai cotti: funghi, castagne e salsiccia
Scoliamo la pasta al dente e mantechiamo in padella
In barba alle origini  

.... un piatto ricco, senza alcun dubbio!!!