martedì 6 gennaio 2015

STRUNCATURA AI FUNGHI PORCINI


BEN RITROVATI!

Oggi parliamo di struncatura, che è una pasta di semola integrale che risale addirittura al XVII secolo, originaria della Piana di Gioia Tauro, che con il tempo è diventata patrimonio culturale di alcuni paesi di Aspromonte. Tradizionalmente prediletta dalla fascia più indigente della popolazione, la sua consistenza ruvida e decisa la rende la pasta più indicata per condimenti molto saporiti.
E noi ci abbiamo provato!
Vi sembra abbastanza deciso il connubio fungoporcino+castagna+salsiccia??

Il risultato ha convinto sia me che gli ospiti, per cui senza timore ve la propongo. Va detto che i funghi in questione erano realmente di buona qualità, tali da nobilitare anche la più anonima pasta industriale ... ma non era il nostro caso, quindi il risultato è stato eccellente!
Ma andiamo per gradi.
Spazzoliamo delicatamente i funghi porcini 
e tagliamoli a fettine
In precedenza avremo lessato dei marroni e li avremo spezzati grossolanamente con le mani
Spelliamo le salsicce e scottiamole in padella ... in un attimo sono pronte e ben caramellate.
Cuociamo i funghi in padella con uno spicchio di aglio e un trito di erbe (potendo scegliere andrei sul timo, altrimenti il prezzemolo va benissimo, ma anche mix di erbe diverse - salvia, rosmarino - ci si sposa bene).
Questo è l'aspetto della struncatura da cruda. Pensate che anticamente era prodotta con gli avanzi della macinazione del grano che si raccoglievano per terra e, essendo un cibo decisamente povero, veniva venduta sfusa, avvolta nella carta paglia
Facciamo amalgamare gli ingredienti della salsa, ormai cotti: funghi, castagne e salsiccia
Scoliamo la pasta al dente e mantechiamo in padella
In barba alle origini  

.... un piatto ricco, senza alcun dubbio!!!


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