Non vi ho mai detto di essere vegetariana ... credo che non lo sarò mai ...ma ho una morale di ferreo rispetto degli animali. Se un animale viene sacrificato, va onorato in ogni sua parte e va celebrato con un grande piatto.
Questo povero coniglio, per esempio, mi ha dato la possibilità di esercitarmi sulla tecnica di disossamento (... oggettivamente difficile) ed ho cercato quindi di tributargli ogni onore possibile
provando a costruire un buon piatto.
Una volta ricavate delle fettine battetele col batticarne per ridurne lo spessore: chiaro che le parti delle cosce saranno più spesse e le parti del costato saranno già sottili di loro.
Una cosa è certa: avrete tanta polpa di scarto, che potrete utilizzare battendola al coltello per farci un saporitissimo ragù, ed avrete la carcassa, ottima per fare un fondo di coniglio per arricchire il piatto.
Insomma, potete dire che non buttate via nulla ed essere in pace con il mondo animale. Se poi la vostra religione personale vi dice qualcosa di diverso, capisco e rispetto ... ma chiudete il post...
Snoccioliamo delle olive nere, bardiamoci una patata novella, intorno alla quale arrotoleremo, dopo aver leggermente salato, una fettina di coniglio. All'interno metteremo anche un pò di rosmarino.
Arrotoliamo e chiudiamo con del filo da cucina.
Rosoliamo in padella su tutti i lati (con uno spicchio di aglio), sfumando con della birra o con del vino bianco
dopodichè li metteremo in forno per una cinquantina di minuti a temperatura elevata, contornati da altre patate novelle (se sono davvero piccole i tempi di cottura dovrebbero coincidere). In caso contrario, sbianchitele prima una decina di minuti in acqua acidulata.
Nel frattempo cuocete in padella dei funghi pioppini con uno spicchio di aglio, a fuoco forte.
Quando gli involtini sono cotti fateli raffreddare un attimo e tagliateli a fette spesse circa 2 cm
e componete il piatto con i funghi, le patate, le olive e un filo di glassa di aceto balsamico
praticamente ... un coniglio alla cacciatora assemblato in modo diverso ...