Davvero
particolare la città di Treviso…
un
po’ bagnata dalle acque
... parecchio bagnata ... come
tante città venete, più o meno famose, un po’ nordica, molto a misura d’uomo…
la si gira tutta a piedi in una serata e, se la serata è fortunata, si capita
all’ora giusta in un vicolo
che
costeggia un canale, si entra incuriositi in un ristorantino accattivante (che
poi si scopre essere uno dei migliori ristoranti di Treviso), e ci si lascia
tentare da un piatto che sa di territorio. Poi, a casa, si prova a riprodurre,
con un po’ di fantasia, la stessa alchimia.
POLENTA BIANCA E SEPPIOLINE IN UMIDO
Beh, in verità l’idea ... era di farla con le seppioline, ma non trovandone delle dimensioni giuste, ho applicato l’arte del compromesso, usando un paio di seppie grandi e tutti i calamaretti che ho trovato.
ingredienti per 8-10 persone
2 kg di seppioline o calamaretti
1 kg di polenta bianca2 bicchieri di vino rosso
2 spicchi d'aglio
1 cipolla rossa
1
mazzetto di prezzemolo
1
ciuffo di rosmarino
sale / pepe / prezzemolo / rosmarino
preparazione
Tagliate
(o fate tagliare) a pezzetti i molluschi
preparate un soffritto con aglio,
cipolla, gambi di prezzemolo
scottateci dentro le seppie e fatele ben
insaporire. Ora, nel mio caso, vedete nettamente che prima ho messo a cuocere
le seppie (quelle che stanno sotto),
e
dopo circa un quarto d’ora ho aggiunto i calamaretti, che hanno una consistenza
decisamente meno coriacea, e quindi necessitano di meno cottura.
Comunque,
quando i molluschi sono ben insaporiti nel soffritto, bagnate con vino rosso e
lasciate evaporare.
Ripetete l’operazione almeno una volta durante la cottura,
che nel complesso durerà circa 20 minuti per i calamaretti, un po’ più di mezz’ora
per le seppie.
A
fine cottura aggiustate di sale, pepe, prezzemolo e rosmarino.
Più
o meno contemporaneamente, mettete su un bel pentolone d’acqua salata, quando
bolle aggiungete a pioggia la polenta
Abbassate
il fuoco e fate cuocere per circa 30 minuti, girando praticamente in
continuazione (ahime’). Ma per questo ci sono le amiche
ognuna
con il proprio stile, ma
tutte con tanta voglia di rendersi utili.
Fate
in modo che la cottura della polenta termini insieme a quella delle seppie, o,
se non volete rischiare, anticipate un pochino la cottura delle seppie, cui poi
darete una scaldatina prima di impiattare.
La
polenta, si sa, è un piatto povero, quindi il bello di una serata del genere è
che tutti siano in cucina a dare una mano, quindi, non vi mettete in cerimonie
e fatevi aiutare!
Molto
probabilmente, quindi, porterete in tavola l’intero piatto di polenta. In
alternativa, se la volete fare più raffinata
porzionatela
voi, ma mi raccomando, non lesinate sull’intingolo, che è la vera delizia del
piatto.
CIAO!