venerdì 14 novembre 2014

BROWNIES E ALTRE TENTAZIONI

Il cioccolato non ha confini, è internazionale, cosmopolita, globale ... direi ... ecumenico ... nel senso che mette d'accordo tutti, uniforma i linguaggi ed i palati ...


per cui non ci stupiamo se, da un vicolo di una città bretone, 


dove ci imbattiamo per caso in una cioccolateria che più francese non si può ...


ci viene voglia di provare i brownies americani, che nascono per festeggiare Halloween, ma che pare abbiano origine addirittura in Scozia ...

Fatto sta che, armati della solita voglia di sperimentare, facciamo finta di dimenticarci, per un  attimo, che in Italia sappiamo fare la torta caprese, che a Vienna fanno una sacher da paura etc...

Per dei buoni brownies occorrono 500 gr di noci sgusciate e tritate, 200 gr di farina, 2 uova, 400 gr di zucchero, 120 gr di burro, 200 gr di cacao amaro in polvere, un cucchiaino di polvere di vaniglia. 
Risultato? circa 30 quadratini di brownies da 4 cm di lato.


Mescoliamo il cacao con il burro a temperatura ambiente e uniamo una per volta le uova,

lo zucchero, la polvere di vaniglia, 


la farina, le noci


ed un pizzico di sale. Lavoriamo fino a che il composto sia omogeneo


Imburriamo bene una teglia di alluminio (meglio se usa e getta...sarà più facile tagliare e sformare), riempiamo con il composto, schiacciando con le mani umide per uniformare il livello


In forno per 35-40 minuti a fuoco medio.
Tagliare una volta stiepidita


e spolverizzare con zucchero a velo.
Se invece vogliamo giocare ...


usiamo qualcuna delle delizie che abbiamo rubato in Bretagna e cerchiamo di stupire ...


Col cioccolato a volte si ottengono degli effetti veramente insperati ... quindi ... scegliete bene chi invitare ... e ...

IN BOCCA AL LUPO!!!!

giovedì 30 ottobre 2014

TORTA DI CAROTE E MANDORLE AL PROFUMO DI CANNELLA



Una buona soluzione per un dessert, che sia classico o versione finger, questa semplicissima torta è un'esplosione di profumo, sapore e colore. Tutto in un morso....

Sminuzziamo 6 carote dopo averle ben lavate e grattate.
Tagliamo la buccia di due arance (facendo attenzione a non prendere la parte bianca, amara per definizione) e tritiamola al coltello


Mescoliamo 120 grammi di farina con una bustina di lievito. 
Lasciamo ammorbidire 120 grammi di burro a temperatura ambiente


e lavoriamolo bene insieme a 240 grammi di zucchero, aggiungendo la buccia di arancia e cannella QB e quattro uova intere una alla volta.


Aggiungiamo 200 grammi di mandorle tritate a farina e lievito 


Uniamo i due composti, aggiungiamo le carote e un albume montato a neve


Oliamo bene una teglia di alluminio


mettiamo il composto e inforniamo a 180° per circa 40 minuti


tagliamo la torta a quadrotti e inondiamoli di colori e profumi con delle erbe fresche


Adoro fare i quadrotti ... perchè ti permettono di giocare ...
Cosa succede, per esempio, se mettiamo dei quadrotti su un piatto nero, spolveriamo di zucchero a velo e poi ...





DAI ... E' FICHISSIMO
NOOO??


venerdì 12 settembre 2014

TORTA LIEVITA DI PERE E RABARBARO


Comincio a conoscerlo meglio questo ingrediente, che mi ha sempre affascinato, che sa di nord europa e si abbina sia col il dolce che con il salato, dando quella nota tra l'aspro e l'amarognolo che stupisce e intriga il palato.


E visto che me ne è avanzato un po' dalle scorribande francesi, mi è venuto di abbinarlo alla pera, frutto dolce, familiare, quotidiano per fare un dolce che va bene per la colazione, per il dessert, per il te' delle cinque, insomma, ogni occasione e' buona. 
Dosi e ingredienti? Presto detto:


190 gr di farina
110 gr di zucchero
2 uova
1 tazzina e mezzo da caffè di olio di semi
circa 2 tazzine da caffè di latte (il composto deve essere abbastanza liquido)
1 bustina di lievito per dolci
3 pere piccole 
1 costa di rabarbaro


Tagliate il rabarbaro a liste alte un paio di mm 


e fatelo macerare per una mezz'ora in un paio di cucchiai di zucchero. Tagliate le pere in modo analogo (loro sono già dolci, non aggiungete nulla) e lasciatele riposare un pò con il rabarbaro.


Lavorate prima la farina con lo zucchero, poi aggiungere l'olio, il latte , le uova e continuate a mescolare bene fino a che il composto sia liscio. 
Aggiungete pere e rabarbaro, mescolate bene e alla fine aggiungete il lievito in modo uniforme con l'aiuto di un passino.
Mettete il composto in una tortiera foderata con carta forno


e informate per circa 45 minuti a 180 gradi.
Ci siamo. 


L'abbinamento che preferisco ... lo avrete capito ... e' la classica pallina di gelato alla crema. 


Non aggiungo nulla ma la vostra fantasia e' sovrana, provate altri abbinamenti e fatemi sapere.
Baci

mercoledì 27 agosto 2014

MILLEFOGLIE DI MANZO CON PUREA DI RABARBARO E CIPOLLE

I viaggi servono anche a questo ...


Un ingrediente insolito, una curiosità, una tentazione


All'ombra della Tour Effeil capita anche che al mercato ti propongano il rabarbaro, che, diciamocelo, non è così frequente trovare nei mercati romani


Il costo non è quello di una rarità, ed in verità nei paesi più a nord del nostro mi è capitato più volte di assaggiarlo


E allora che facciamo?


Ce lo portiamo a casa, dopo tutto il volo non dura molto ... 


Lo puliamo come fosse del sedano ... lo tagliamo a listarelle


Tagliamo a rondelle del cipollotto fresco


Un pò di burro in padella (o olio di semi) e facciamo stufare a fuoco basso. Nel frattempo lessiamo una patata a rondelle.


Dopo una mezz'ora di cottura la consistenza del rabarbaro e del cipollotto sarà decisamente cremosa e, per aumentare la corposità, mettiamoci dentro qualche pezzetto di  patata già lessata. Mandiamo avanti la cottura aggiungendo un paio di cucchiaini di miele, qualche bacca di ginepro, regolando di sale, e aggiungendo alla fine del pepe macinato.


Scottiamo in padella degli straccetti di manzo e tagliamoli  a forma di triangolo ... 
Pronti:
un cucchiaio di salsa  ...


patate e straccetti in senso circolare, a strati,


e tra uno strato e l'altro un pò di salsa ...


per guarnire, sfilacciamo uno straccetto a listarelle e facciamo del nostro meglio per sviluppare il piatto verso l'alto



guarniamo con della confettura di fragola e fettine di pane integrale biscottate


Per noi non sarà proprio di stagione, ma io a Parigi ci sono stata ora ... quindi fate finta che lo sia.

domenica 24 agosto 2014

VIVA LE MIRABELLE ... E TORTA SIA!

Mettiamo che state facendo l'ultima passeggiata per Parigi prima di riprendere l'aereo e tornare a casa ...


queste due distinte signore francesi sembrano molto prese da qualcosa ...
ed infatti vi imbattete in uno dei tanti mercatini di quartiere 


del sabato mattina ... pieni di delizie, alcune sconosciute ...


a cui corrispondono altisonanti nomi che però non vi dicono molto


ma per fortuna una simpatica signora in fila dietro di voi conosce un pò di inglese e vi spiega che le mirabelle sono delle susine piccole e dolcissime che si coltivano quasi solo in Lorena e si trovano praticamente solo per un mese durante l'estate ... sono il frutto del susino Mirabelle de Nancy ... e quando vi ricapita??



in pratica ... qui, adesso oppure mai più ... 
beh, le comprate, non c'è dubbio e ve le portate nel bagaglio a mano dove si schiacciano un pò, ma pensate che rientra tra le cose per cui è valsa la pena stare a Parigi, più o meno come la Tour Eiffel


Durante il volo pensare ad un dolce è immediato ... la ricetta prende corpo: una torta lievitata un pò più morbida di un ciambellone, ma della stessa natura ... piena zeppa di mirabelle ... che favola!

Siamo in pasticceria, ragazzi, con le dosi non si scherza:

190 gr di farina
110 gr di zucchero
2 uova
1 tazzina e mezzo da caffè di olio di semi
circa 2 tazzine da caffè di latte (il composto deve essere abbastanza liquido)
1 bustina di lievito per dolci
mirabelle de nancy (quantità nella foto): niente paura, in pratica la ricetta è riproponibile con delle susine nostrane molto dolci 

Prima cosa: snoccioliamole


Poi iniziamo a mescolare gli ingredienti, come faremmo per il nostro più comune ciambellone: la farina con lo zucchero, poi le uova, poi l'olio di semi, poi il latte


e via, lavoriamo per bene


Quando il composto è liscio, senza grumi e abbastanza liquido, aggiungiamo il lievito in modo uniforme con l'aiuto di un passino e continuiamo a lavorare per qualche minuto


aggiungiamo le mirabelle e mescoliamo bene


riempiamo uno stampo da torta, foderato di carta forno


e alla fine mettiamo alcune mirabelle sopra il composto. Inforniamo a 180 ° per circa 40 minuti


a vederla è fantastica, assaggiamola, da sola


già perfetta così com'è ... ma se avete del gelato di crema ...


E' DA URLO!

... come? ... non spetta a me dirlo ?!
liberi di pensarlo ...
comunque ... aspetto smentite con serenità