lunedì 20 agosto 2012

... ST ' ORTO

Quest’avventura inizia a marzo, quando due amici mi propongono, senza molte aspettative, di prendere un piccolo orto in affitto.
Con zero tempo a disposizione, e pochissime cognizioni in materia, ma contando su di loro per entrambi gli aspetti, ho aderito. L’accordo è stato siglato in un ristorante romano, famoso per essere anche una fabbrica di cioccolato … sarà stato l’ambiente favorevole, sarà stata la voglia di iniziare qualcosa di nuovo, tant’è … ho detto “perché no?”
Devo ammettere che, fino ad oggi, l’esperienza è decisamente positiva (ma bisognerebbe chiedere ai miei soci cosa ne pensano). Cosa ho imparato? Poco, per il momento, ma c’è sempre un modo per iniziare e per me, forse, è stato questo. Quantomeno, ora so che l’orticoltura è una delle cose che vorrei fare se avessi del tempo libero…
Ma andiamo con ordine.
Al primo sopralluogo, di orto non c’era nulla o quasi … soltanto una recinzione di circa 40 mq


accanto ad altri orti, già in buona salute, manutenuti dai personaggi più vari … ecco, forse, l’unico grosso rammarico, a tutt’oggi, è quello di non aver avuto modo di conoscerli meglio. Ma la vita, si sa, è un equilibrio labile tra tante cose, e se penso a quanto è stato difficile conciliare le mie saltuarie visite all’orto con tutto il resto, già mi pare un miracolo …
Per farla breve, ci siamo armati di attrezzi

e abbiamo cominciato dal principio, cioè, armati di motozappa


abbiamo smosso tutto il terreno tra tentativi e risate. Ma voi lo sapete come si usa la motozappa?




Noi non lo sapevamo, ma ora vi posso dire che il movimento che dovete fare mentre la fate camminare sul terreno senza lasciarvela scappare, è un ondeggiamento di bacino simile al ballo … insomma è stato divertente, devo ammetterlo (oltre ad essere una delle poche attività su cui ho collaborato).
Subito dopo viene la fase del tracciare i solchi e mettere lo stallatico


che, sarà pure naturale, ma è per nasi allenati...
Dopo qualche giorno, il terreno si è dimostrato così fertile che le erbacce avevano organizzato una festa campestre e quindi ci siamo dovuti armare di rastrelli, vanghe, mani ed altro, per estirparle

Beh, questo non è un diario, perché ho perso molte puntate.
Fatto sta che a luglio, in una delle mie rare incursioni, ho riempito un secchio di splendidi ortaggi, e questo già basterebbe a dire che ne è valsa la pena.

A conti fatti, ciò che oggi voglio dirvi è semplicemente questo: se vedete crescere le vostre piante e nascere i vostri frutti, vi passerà la voglia di mangiare il cavolfiore ad agosto ed i peperoni a gennaio. E non mi pare che ciò sia poco … Poi, un’altra cosa, l’avete mai assaggiata una zucchina appena colta?

Intanto è più tenera, poi è più zuccherina. Vi chiederete: dove va a finire lo zucchero mentre la zucchina viaggia per tutta l’Italia (quando va bene) prima di arrivare nel nostro piatto? Semplice: come mi ha insegnato un vicino di orto, lo zucchero si trasforma in amido, e addio … perso per sempre
Fatto sta che … ho fatto tendenza …qualche giorno fa, mio fratello mi ha portato degli splendidi ortaggi del suo orto

E guardandoli viene proprio da pensare che la natura conosca le belle arti e la matematica …

Che ne dite di questa geometria?



Per saperne di più su natura e matematica … beh, direi che non ci sono dubbi, leggetevi Palma Palmae di Francesco de Santis (e Gianfranco de Micheli, che non conosco) e, se avete modo, andatelo a conoscere (www.horti.it). Ha molto da insegnare, soprattutto a soggetti più ricettivi di me.
Vabbè, per non lasciarvi a bocca asciutta, vi dirò che con gli ortaggi di questa tornata ho preparato un sughetto estivissimo che va alla perfezione sia a caldo che per una pasta fresca.
Spaccate i pomodorini a metà e metteteli, polpa in giù,

in una padella bollente con un filo d’olio, uno spicchio di aglio e qualche pezzo di cipollotto fresco, fino a farli caramellare


In un’altra padella saltate dei peperoni verdi a pezzi (io qui l’ho fatto con dei friggitelli freschi freschi).
Unite il tutto, aggiustate di sale e la salsa è pronta.


Provateci, è banalissimo e di grande effetto.

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