Rivalutiamo questa erba spontanea, tanto diffusa quanto bistrattata.
Facciamo un pò di fitoalimurgia (scienza che studia l'uso delle erbe spontanee per combattere le urgenze della fame) ...
... lo so, può sembrare anacronistico oggi, che i disturbi della fame si sono trasmormati in turbe della scorretta ed eccessiva alimentazione, e che se non hai il dietologo perchè mangi troppo, hai l'analista perchè non riesci più a mangiare. Allora fermiamoci, forse c'è qualcosa che non va.
(Ri)cominciamo a pensare che quello che mangiamo viene dalla Natura e, quando ci è possibile, andiamocelo a prendere direttamente da lei, ma senza disturbare. La natura è un supermercato molto più vario ed accogliente dei "non luoghi" che siamo abituati a frequentare. La citazione è d'obbligo...
"There’s a wonderful world where all you desire
And everything you’ve longed for is at your fingertips
Where the bittersweet taste of life is at your lips
Where aisles and aisles of dreams await you
And the cool promise of ecstasy fills the air"
BRUCE SPRINGSTEEN - Queen of the supermarket
e se avete tempo, guardatevi questo meraviglioso video e ascoltatevi sognanti The Boss:
"There’s a wonderful world where all you desire
And everything you’ve longed for is at your fingertips
Where the bittersweet taste of life is at your lips
Where aisles and aisles of dreams await you
And the cool promise of ecstasy fills the air"
BRUCE SPRINGSTEEN - Queen of the supermarket
e se avete tempo, guardatevi questo meraviglioso video e ascoltatevi sognanti The Boss:
Torniamo a noi. L'ortica è tra le piante spontanee più diffuse e facilmente riconoscibili (OCCHIO, CON LE PIANTE SPONTANEE NON SI SCHERZA. SE AVETE INTENZIONE DI MANGIARNE E NON SIETE ESPERTI, FATELE CONTROLLARE DA QUALCUNO CHE NE CAPISCA - ve lo dirò fino alla nausea), che ha l'abitudine di occupare gli spazi lasciati liberi dall'uomo ... in questo è anche rispettosa, quindi smettiamo di considerarla un' erbaccia e facciamocela amica.
Buttare alle ortiche è sempre stato sinonimo di "buttare via per dimenticare, per non usare mai più"... Scopriamo, invece, che l'ortica è una pianta a cui non manca praticamente nulla.
I Romani, solo per dirne una, la usavano per placare i dolori reumatici, frustando la parte dolente con l'erba appena colta. Al contatto, la parte superiore dei peli si rompe e rilascia il liquido urticante, che però, a quanto pare, contiene un'intera farmacia.
Leggetevi, per approfondire, "Cucinare le erbe selvatiche" di Davide Ciccarese
L'ideale è ovviamente consumare l'ortica fresca, ma più probabilmente ne surgeleremo un bel pò, dividendola in sacchetti di diverse dimensioni, per favorire l'utilizzo nelle occasioni più varie.
Può surgelarsi anche la salsa con l'agnello, ma dovremo poi rivitalizzarla al momento dell'uso (in padella con poco olio e.v. e con l'aggiunta di un pò di acqua di cottura dell'ortica stessa, o, in mancanza, di brodo vegetale)
Può rappresentare un buon inizio, è un libro che si legge piacevolmente e, non ultimo, in cucina fa un effettone!
Ma veniamo alla raccolta. A me piace farlo ... in montagna, sui pascoli frequentati da mucche e pecore. In quota (1600 metri slm) il periodo migliore è la fine di luglio. Attenzione: le ortiche vanno colte quando la pianta non ha ancora cominciato a fare infiorescenze, perchè poi le foglie diventano coriacee. E' chiaro che in pianura la raccolta va anticipata. La terra è prodiga di ortica, potete trovarne - si sa - praticamente ovunque, in campagna, nelle radure, lungo i muri di case abbandonate, sul ciglio delle strade, nei parchi urbani. Vi consiglio, però, di evitare quella esposta ad agenti inquinanti perchè, seppure la pianta si presenta rigogliosissima, assorbe ovviamente ciò che respira.
La parte da cogliere è quella superiore, con le foglioline più tenere
Io adotto il sistema di racchiudere dall'alto la cimetta con la mano e strapparla (per inciso, alla pianta non fa male). DIMENTICAVO: ... I GUANTI!!! (vanno bene quelli da giardinaggio, ma anche quelli per lavare i piatti).
Quando ne avete raccolto un bel sacchetto ... portatevela a casa,
sciacquatela con acqua fresca (sempre con i guanti) e sbollentatela in acqua non salata per qualche minuto.
Che cosa ne facciamo, ora?
TONNARELLI AL RAGOUT BIANCO DI AGNELLO
E ORTICA
E ORTICA
500 gr di tonnarelli
400 gr di polpa di agnello, tagliata al coltello finissima
300 gr di ortica già sbollentata
brodo vegetale
acqua di cottura dell'ortica
rosmarino / alloro / salvia
aglio
peperoncino
vino bianco
olio e.v.
sale
pecorino
400 gr di polpa di agnello, tagliata al coltello finissima
300 gr di ortica già sbollentata
brodo vegetale
acqua di cottura dell'ortica
rosmarino / alloro / salvia
aglio
peperoncino
vino bianco
olio e.v.
sale
pecorino
preparazione
Soffriggere l'aglio ed il peperoncino in olio e.v. in un'ampia padella, aggiungere la polpa di agnello, alloro, salvia e rosmarino, far rosolare la carne, bagnarla col vino bianco e lasciar sfumare.
Coprire con brodo vegetale e lasciar cuocere coperto fino a che la carne non sarà tenera e leggermente sfaldata (va da sè, quando il liquido si assorbe, aggiungerne altro). Regolare di sale.
Contemporaneamente ripassare velocemente l'ortica in padella con aglio ed olio e.v. (ricordiamoci che è già stata bollita), regolandola di sale.
Quando la carne è pronta aggiungere l'ortica e far cuocere per altri 5 minuti.
Cuocere i tonnarelli al dente (una buona alternativa corta sono i rigatoni), scolandoli quando mancano 2 minuti al tempo prescritto.
Terminare la cottura in padella con la salsa, aggiungendo, se necessario, acqua di cottura o brodo e mantecare con il pecorino.
SERVIRE FUMANTE
L'ideale è ovviamente consumare l'ortica fresca, ma più probabilmente ne surgeleremo un bel pò, dividendola in sacchetti di diverse dimensioni, per favorire l'utilizzo nelle occasioni più varie.
Può surgelarsi anche la salsa con l'agnello, ma dovremo poi rivitalizzarla al momento dell'uso (in padella con poco olio e.v. e con l'aggiunta di un pò di acqua di cottura dell'ortica stessa, o, in mancanza, di brodo vegetale)
… se conserviamo l'acqua di cottura dell'ortica per futuri utilizzi, ad esempio per un risotto alle erbe, oppure per una vellutata insolita, al posto del brodo
dunque...anche noi mangiamo l'ortica, che di solito raccolgo quando vado ad arrampicare. E'ottima anche bollita e condita con olio e limone o ripassata in padella insieme alle patate.
RispondiEliminaa proposito dell'acqua di cottura, se si ha un terrazzo è un'utile arma per combattere, senza l'utilizzo di sgradevoli agenti chimici, gli afidi che aggrediscono le nostre amate piantine di melanzane o pomodori
infine....sempre all'insegna della natura che ringrazia, ti segnalo questo interessantissimo sito
http://www.archeologiaarborea.org/it/il-frutteto-collezione
sono certa che troverai cose interessanti
ciao Beatrice