lunedì 23 aprile 2012

FESTIVAL DEL FINGER FOOD - PARTE QUARTA: CHEESECAKE ALLE MANDORLE E CIOCCOLATO

Ecco un'altra preparazione che si presta molto bene al finger food, perchè consente di giocare con le forme. In altra occasione, infatti, vi ho già proposto un finger cheesecake a cilindro (http://cookingpride.blogspot.it/2011/10/finger-cheese-cake-alle-castagne.html). Questa volta mi va di fare dei cubotti. Ed ho giusto dei piattini che fanno a questo caso.


FINGER CHEESECAKE
ALLE MANDORLE E CIOCCOLATO

ingredienti per circa 20 pezzi


per la base:
200 gr di biscotti digestive
100 gr di burro fuso
60 gr di zucchero


per il ripieno:
220 gr di philadelphia
70 gr di panna liquida
2 uova
80 gr di zucchero
1 cucchiaio di farina
1 pizzico di sale


per la gelatina:
1 bustina di preparato per gelatina per torte
50 gr di granella di mandorle
avanzi dell'uovo di Pasqua (q.b.)

preparazione


 
Fate sciogliere il burro fuso. Sbriciolate grossolanamente i biscotti, mescolateli al burro fuso ed allo zucchero.


Foderate con l'impasto ottenuto una tortiera col fondo che si stacca,


precedentemente unta con burro fuso, o olio di semi, oppure con uno di quei fantastici prodotti staccanti che si usano in pasticceria.
Sbattete i tuorli con lo zucchero


unite il pizzico di sale, la farina ed il philadelphia. Diluite con la panna liquida e mescolate accuratamente.

Montate gli albumi ed incorporateli delicatamente.
Versate la crema sulla base ed infornate a 180° per 35 minuti.
Fate freddare.
Mettete in un pentolino il contenuto della bustina di gelatina con 3-4 cucchiai di zucchero. Aggiungete gradualmente, mescolando continuamente, 250 ml di acqua, la granella di mandorle ed il cioccolato, tagliato grossolamanente al coltello.
Bollite a fiamma bassa per un minuto, fate freddare per due minuti mescolando ogni tanto.
Versate delicatamente la gelatina sulla torta (ormai fredda).


Lasciate freddare in frigo almeno un'ora.
Tagliate la torta in quadratini


e servite nei piattini


Qui, i nostri cubotti in primo piano




il finger food, dicevamo, non è altro che un gioco ...

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