mercoledì 18 aprile 2012

FESTIVAL DEL FINGER FOOD - PARTE SECONDA: VIGNAROLA IN UN BOCCONE

Decisamente il finger food sta avendo il suo momento d’oro, che prima o poi forse passerà, ma … sapete che c’è … finchè c’è l’onda, cavalchiamola!
Il piatto di oggi nasce da una ricottina appena stagionata, aromatizzata all’erba cipollina, che proviene da un caseificio che amo molto, e che ha ispirato uno dei primi post di questo blog, e al quale, d’obbligo, vi rimando (http://cookingpride.blogspot.it/2011/09/la-mia-idea-di-chilometro-zero.html). Molti di voi hanno già conosciuto, nei miei racconti, Silka e Claudio … e, a quanto pare, li ha notati anche il Gambero Rosso, che li ha inseriti in una delle sue guide specialistiche, appunto sui formaggi.
Guardando l’ingrediente in questione

beh, il piatto si è composto quasi da sé. A Roma è primavera (anche se continua a piovere) e, si sa, è tempo di vignarola, per cui quale accompagnamento migliore, per il formaggio, di verdure primaverili che sanno di aria aperta?
La cosa veramente carina di questo piatto è che è stato divertente congegnarlo e poi, passo dopo passo, costruirlo, ogni boccone nel suo piattino. Ma andiamo per gradi.


VIGNAROLA IN UN BOCCONE


ingredienti per circa 20 pezzi


2 grandi carciofi
20 fettine di ricottina all’erba cipollina
un mazzetto di asparagi
un ciuffo di agretti
sale / pepe / aglio / olio e.v.
erbe miste (con una predominanza di prezzemolo e menta)

preparazione


Cominciate a staccare dai carciofi le foglie più esterne. Diciamo che ne staccherete 5-6 per ogni carciofo e le terrete da parte per usi ulteriori (una vellutata, per esempio). A questo punto staccate una decina di foglie per ciascun carciofo, lasciandole il più possibile integre: diventeranno la base dei nostri bocconi. Rimarranno a questo punto attaccate le foglie più tenere, che però avranno ancora la sommità rigida e spinosa. Tagliate quindi i carciofi “a rosa”, come si dice in gergo (non credo abbiate difficoltà a capire perché), poi divideteli in quarti e affettateli a fettine non troppo sottili e poi tagliateli ancora in pezzi piccoli.
Le foglie che costituiscono la base andranno lessate in acqua acidulata con limone
mentre i cuori dei carciofi, affettati, verranno saltati in padella con olio ed aglio
aggiungendo, a fine cottura, il trito di erbe.
Pulite gli asparagi, tagliando la parte bianca ed eliminando con un pelapatate la parte esterna dei gambi inferiori. Obiettivo è eliminare la parte più coriacea (anche in questo caso, non buttiamola via ... ci inventeremo un uso adatto). Lessateli in un contenitore apposito, oppure in un bolli-latte (l’importante è non immergere del tutto in acqua le punte, che sono più tenere e cuociono prima). Tagliateli a pezzettini ed insaporiteli con olio, sale, limone e pepe. Lessate anche gli agretti, senza sale (lo aggiungerete dopo) per conservare il loro colore verde vivo.  Mescolate i carciofi trifolati con gli asparagi e con gli agretti, anch’essi tagliati a piccoli pezzi.
Ci siamo: sfoderiamo i piattini, mettiamoci sopra una foglia ciascuno
poi le fettine di ricotta, spolverate di pepe. Che facciamo in mancanza della ricottina della Grancia? Mah, io proverei con un primo sale, magari aggiungendo sapidità a piatto finito con una spolverata di pecorino.
Poi aggiungiamo la vignarola (nel nostro caso, il composto di carciofi, asparagi e agretti)
E’ carino o no?
La cosa veramente fantastica è che è un piatto da gustare freddo, per cui potete prepararlo ben prima della cena e fare la vostra figura

Come si mangia?! Sono sicura che ce la farete da soli ...  

  la natura ringrazia ...

... se con gli scarti dei carciofi e/o degli asparagi prepariamo delle allegre vellutate

IL FESTIVAL DEL FINGER FOOD CONTINUA ...
NON PERDETEVI IL PROSSIMO

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